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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

#Magliettarossa: tutti insieme per restare umani, in tutta Italia ed anche a Mola di Bari - Sabato 7 luglio 2018



Mi viene quasi da sorridere se penso al fatto che in tanti nella giornata del 7 Luglio 2018,

si siano recati a Bari  per la visita di Papa Francesco e poi durante il resto della giornata abbiano continuato a seguire, nella propria testa, la linea di Matteo Salvini sull'immigrazione, considerando le vittime di questo assurdo modo di fare, solamente degli incidenti di percorso, se vogliamo anche necessarie, affinché si regolarizzi la questione.

Molto spesso vince la linea dell'indifferenza, del non voler affrontare certi discorsi, del silenzio che è così assordante da renderci complici in maniera così clamorosa che la coscienza stessa va a nascondersi per non avere più nulla a che fare con noi.


Anche Luigi Di Maio, in realtà per non dover prendere posizione, fa finta di nulla a tal riguardo.

Eppure la linea del leader della Chiesa cattolica è chiara (e non potrebbe essere altrimenti)
"No ai porti chiusi, silenzi complici e troppi morti"
"Il silenzio del senso comune, il silenzio del si è fatto sempre così, il silenzio del noi sempre contrapposto al voi. Soprattutto, il Signore ha bisogno del nostro cuore per manifestare l'amore misericordioso di Dio verso gli ultimi, i reietti, gli abbandonati, gli emarginati".
ma a prescindere dai coinvolgimenti religiosi, vi chiedo, in tutta franchezza: è possibile rendersi complici di tali tragedie? E' possibile essere così disumani, da fregarcene se tantissime persone sono in difficoltà e al largo delle nostre coste in pericolo di vita?

Ci sta scappando di mano la questione o si tratta solo di un'emorragia grave?
quella dei valori, dei sentimenti, dell'essenza umana stessa.

L'iniziativa di "Libera" di don Ciotti, "Una maglietta rossa per fermare l'emorragia di umanità" ha trovato parecchi sostenitori e parecchie adesioni ed è un grosso segnale, visto l'imbarbarimento della società al quale stiamo assistendo.
Del resto si può non condividere un appello come questo?
"Sabato 7 luglio indossiamo una maglietta rossa per un’accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarietà. Rosso è il colore che ci invita a sostare. Ma c’è un altro rosso, oggi, che ancor più perentoriamente ci chiede di fermarci, di riflettere, e poi d’impegnarci e darci da fare. È quello dei vestiti e delle magliette dei bambini che muoiono in mare e che a volte il mare riversa sulle spiagge del Mediterraneo.
Di rosso era vestito il piccolo Aylan, tre anni, la cui foto nel settembre 2015 suscitò la commozione e l’indignazione di mezzo mondo. Di rosso erano vestiti i tre bambini annegati l’altro giorno davanti alle coste libiche. Di rosso ne verranno vestiti altri dalle madri, nella speranza che, in caso di naufragio, quel colore richiami l’attenzione dei soccorritori. Muoiono, questi bambini, mentre l’Europa gioca allo scaricabarile con il problema dell’immigrazione – cioè con la vita di migliaia di persone – e per non affrontarlo in modo politicamente degno arriva a colpevolizzare chi presta soccorsi o chi auspica un’accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarietà. Bisogna contrastare questa emorragia di umanità, questo cinismo dilagante alimentato dagli imprenditori della paura"
L’Europa moderna non è questa. L’Europa moderna è libertà, uguaglianza, fraternità. Fermiamoci allora un giorno, sabato 7 luglio, e indossiamo tutti una maglietta, un indumento rosso, come quei bambini. Perché mettersi nei panni degli altri – cominciando da quelli dei bambini, che sono patrimonio dell’umanità – è il primo passo per costruire un mondo più giusto, dove riconoscersi diversi come persone e uguali come cittadini
"

Anche a Mola di Bari, città in cui risiedo qualcuno ha cercato di aderire pubblicamente all'iniziativa è stata una coalizione di centro - sinistra che ha voluto essere protagonista di questo avvenimento.


In particolare l'ex sindaco Giangrazio Di Rutigliano, leader della coalizione, ha rivolto un invito alla cittadinanza:


"Oggi, sabato 7 luglio alle 19.30 ci incontriamo in Via Di Vagno 86, Mola, indossando una maglia rossa, per aderire all'invito di don Luigi Ciotti a sostegno di un'accoglienza degli immigrati sicura e solidale.
Il rosso è il colore dei vestiti di molti bambini annegati: di rosso li avevano vestiti le madri, nella speranza che, in caso di naufragio, quel colore avesse richiamato l’attenzione dei soccorritori.
Invece il mare li riversa sulle nostre coste mentre l'Europa gioca allo scaricabarile con il problema dell'immigrazione.
È l'appello di don Luigi Ciotti... e noi lo facciamo nostro.
Ti aspetto! Giangrazio.
"

E quindi tutti in rosso appassionatamente?
Beh, certo sarebbe un segnale importante e nonostante qualche preoccupazione di fronte a quello che potrà esser il futuro….

"I sorrisi malvagi non cambieranno idea,
Sono preoccupato e non sono un tipo preoccupante.
Perché quell'uomo si strofina le mani
Guardandomi scrivere i suoi piani?
"
(The Housemartins)
… Riesco sempre a sperare per il meglio, convinto che alla fine in tutti ci possa essere un'eco di coscienza….
Di notte, quando sono a letto, nel buio della mia camera, sento due occhi che mi fissano, mi scrutano, mi interrogano, sono gli occhi della mia coscienza.
(Totò)
Grande risalto all'iniziativa da parte dei social networks con tanta gente che ha voluto postare a tal riguardo, ve ne elenco alcuni e corro ad indossare la maglietta rossa.
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Oggi aderiamo all'iniziativa perché le politiche europee stanno ignorando le continue in mare. Eppure cambiare il sistema di accoglienza è possibile, attraverso la creazione di canali umanitari.
Firma l’appello →


Pronta per andare all'assemblea del con la mia   contro il razzismo e l'odio di chi vuole il naufragio umano della nostra societa


Oggi con la per risvegliare la coscienza e ribellarci all'assuefazione.
Anche il team di indossa una per fermare l’emorragia di .
"Una per fermare l'emorragia di umanità"
La aderisce all'iniziativa di don Luigi Ciotti e invita a invadere i social.

Aderisco all'appello di Libera e indosso una contro l’emorragia di umanità. I migranti indossano magliette rosse sperando di essere visibili in caso di naufragio. Sperano nel colore acceso per non essere abbandonati. Oggi mettiamoci nei loro panni.




Sabato 7 luglio anche noi indosseremo una e invitiamo tutti voi a farlo.
Una per fermare l'emorragia di umanità.
Una come quella indossata dai bambini per essere più facilmente individuabili dai soccorritori in mare.


Grazie all'amico e collega che indossa per fermare l'emorragia di umanità


Anche noi indossiamo una contro la disumanità. Rossa come il colore delle magliette che le madri fanno indossare ai bambini migranti per renderli più visibili sulle rotte del Mediterraneo, ma che il mare ha reso invisibili per sempre.


La da indossare è un segno e segni sono importanti ma poi bisogna organizzare il ,trasformandolo in e . Il vero cambiamento passa dai fatti, dal loro linguaggio silenzioso ma profondamente chiaro e vero


Ogni giorno indossiamo una perché l' è il primo dei nostri Principi. Per questo aderiamo all'iniziativa lanciata da .
Perché siamo per la solidarietà e l’accoglienza, oggi tutte e tutti con una per di umanità.


!
Anche i nostri tecnici si fermano per indossare una L’Europa moderna è libertà, uguaglianza, fraternità. Fermiamo questa emorragia di umanità.
Il ministro si è unito al coro dei creduloni che mi attribuiscono una villa a (!) e un "costosissimo orologio d'oro" al polso (!!). Tranquillo, il mio vecchio costa sicuramente meno dei suoi numerosi cambi d'abito quotidiani
Il giorno delle magliette rosse: mandate le vostre foto
, l'appello di "per fermare l'emorragia di umanità" in ricordo dei bimbi morti nei naufragi di  . L'intervista di a

e tanti altri ancora che potrete trovare cliccando su >>  #magliettarossa




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