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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

Presentazione del Libro "Pura Invenzione" (Dodici variazioni su Frankenstein di Mary Shelley) di Lisa Ginzburg - 1 Marzo 2019 - Aula Magna - IISS Tridente - Mola di Bari - Presidio del libro


L'occasione è più unica che rara e una presentazione di un libro può rivelarsi molto più di quello che sembra.

"Da una lettura a una vita: gli scrittori italiani raccontano del mondo e di sé partendo da un libro."
"Pura invenzione" Dodici variazioni su Frankenstein di Mary Shelley di Lisa Ginzburg (Marsilio 2018) è un libro che nasconde tante sfaccettature che si intersecano nel modo di intendere la vita.

Nel bicentenario (più o meno) della pubblicazione della storia di Frankenstein e della sua creatura, Lisa Ginzburg sceglie dodici lettere e dodici lemmi per raccontare la sua personale avventura/lettura di questo grande romanzo. 

Un lavoro ed un modo di pensare che spiega, in qualche maniera, la nascita di una collana pregevole: “Passa Parola” di Marsilio
Scritture e scrittori in relazione biunivoca.
I classici della letteratura (re)inquadrati sotto luci di incidenza critica e personali con diverse, ampie, divagazioni: sul mondo e su di sé. 

Lisa Ginzburg rilegge “Frankenstein” mostrando un sorprendente rispecchiamento nella prospettiva della Shelley.
Troveremo due destini assimilabili, a partire dall’estrazione familiare: entrambe figlie di intellettuali, entrambe alle prese con l’arduo affrancamento dalla figura paterna (le pagine dedicate a Carlo Ginzburg risultano fra le più pregnanti del libro), quasi costrette a individuare una loro strada creativa. 

(“Il tuo problema” mi disse un amico in un giardino pubblico, a Parigi (…) “è che non hai trovato un tuo tema”, pag. 14).
Uno mondo che Il Presidio del Libro, in collaborazione con  L' IISS Gorjux - Tridente - Vivante, cercherà di far pervenire a tutti coloro che si recheranno Venerdì 1 marzo 2019 alle ore 17:30, presso l'istituto in Mola di Bari, Piazza dei Mille.

si sa,
"Da una lettura a una vita: gli scrittori italiani raccontano del mondo e di sé partendo da un libro."

Dopo il saluto del dirigente della struttura, il dott. Donato Ferrara, ci sarà la presentazione vera e propria presentata dal prof. Maria Grazia Montedoro e da Annella Andriani, responsabile del Presidio del Libro di Mola.
Perché questo evento è così importante e si svolge in una scuola? 
Presto detto e non ci vorrebbe neanche la mia autocitazione letteraria, "Le cose non sono mai quello che sembrano " (ma siccome è mia ce la mettiamo)


La comunione di intenti di Lisa Ginzburg e Mary Shelley è da portare alla luce per spiegare tante cose che possono essere all'ordine del giorno in un discorso di vita e di formazione.
Soltanto il Mostro le divide (in apparenza?): Lisa che ammette sin dall’incipit di non amare “i racconti dell’orrore, né le storie di fantasmi, e tantomeno i romanzi gotici”; Mary che in una villa sul lago di Lemano, quasi per sfida consegna alla storia letteraria quella che diverrà la Creatura per antonomasia. 

“Frankenstein o il moderno Prometeo”: un occhio al racconto dell’orrore ontologico, uno (involontario?) alla psicanalisi a seguire. 
Come annota acutamente Lisa Ginzburg, a pag. 32 del suo libro, “Frankenstein” è:

"Una storia all’insegna del fallimento. Amori che non hanno modo di sbocciare, amicizie che non fioriscono, bambini uccisi prima ancor di nascere, anime che cercano di elevarsi e non ne trovano il modo. Quello di Frankenstein potrebbe prospettarsi come un paesaggio narrativo solo drammatico e deprimente, non fosse che al centro, a prendersi la scena, c’è un rapporto vivo, pulsante di complessità e perciò gravido di sviluppi. Il legame tra Victor Frankenstein e la sua creatura: un incastro che è quanto di più asimmetrico si possa immaginare. Frankenstein rifiuta il Mostro (…) lo considera un aborto. L’altro, da parte sua, non legittima Frankenstein nella sua funzione di demiurgo/padre. Da poco è venuto al mondo, e già eccolo ostile, il Mostro."


Alla fine, se dovessimo vedere questa  lettura, il “Frankenstein” di Mary Shelley è assumibile anche (soprattutto) come romanzo sull’amore “asimmetrico” tra un padre e un figlio (creatore/creatura). 

Insomma una formula uno della letteratura nella quale che ci sia Raikkonen e Leclerc o Binotto o Arrivabene nello staff poco conta, l'importante è l'essenza di quello che andiamo a leggere attraverso le pagine di una vicenda restituita da Lisa Ginzburg nella forma puntuale e trasversale che le appartiene, in quanto biografa di se stessa, per interposti generi (romanzi e saggi) e personaggi.

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© Copyright 2013 Mancio Mario Ruggiero

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