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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

F1; GP USA: Semplicemente Kimi





Di fatto il Mondiale di Formula 1 è praticamente concluso, anche se solamente la matematica non assegna il titolo di campione del Mondo a Lewis Hamilton, ma c'è ancora tempo di prendersi qualche soddisfazione.



Probabilmente nel GP USA in Texas abbiamo finalmente rivisto la vera Ferrari, ma a questo punto ci chiediamo: è qualcosa che fa enormemente piacere e basta, o aumenta i rimpianti per un campionato, per certi versi buttato?

Queste sono le domande che ci tormentano da anni, una cosa è certa, tranne che per le brutte prestazioni di venerdì con la pista bagnata, la SF71H è stata molto competitiva come ci aveva abituato in questo 2018 fino alla maledetta gara in "casa nostra". 

Iceman ha fatto il resto, visto che Vettel nonostante la splendida rimonta che impedisce all'alieno della Mercedes di festeggiare già dalla gara americana, si macchia nuovamente di un altro errore che compromette il suo Gp.

Kimi Raikkonen, come previsto nell’analisi delle qualifiche, è stato abilissimo in partenza a scavalcare Hamilton sfruttando nel migliore dei modi il maggior grip degli pneumatici Ultrasoft.

A quel punto è venuta fuori una gara bellissima sia per il finlandese della rossa che per tutti i suoi inseguitori.

Raikkonen è stato abilissimo a far durare le Ultrasoft per ben 21 giri e nonostante gomme piuttosto degradate, come dimostra l’andamento dei tempi, è riuscito a tenere alle spalle Hamilton con Soft molto più fresche.


E' stato, forse quello, il momento cruciale della gara che ha permesso a Kimi di tagliare il traguardo in prima posizione.

Una vittoria che ha fatto emozionare Maurizio Arrivabene, anche perché dedicata all'ingegnere scomparso la scorsa settimana:

Ho gli occhiali da sole, non li metto mai, pensavo a Daniele Casanova uno dei miei ingegneri che è mancato il weekend scorso, è lassù con noi
Ad ogni modo è stato significativo che Raikkonen, libero da giochi di squadra e di potere, si sia regalato una vittoria perfetta, proprio nell’anniversario del suo mondiale vinto con la Ferrari, una cosa che spesso è stata dimenticata.
Ha vinto a modo suo, col talento cristallino e la capacità di gestire le gomme meglio di chiunque altro, le stesse qualità che gli permisero di lottare per il mondiale con la Lotus al suo rientro dopo l’avventura rallystica, col WRC ed americana, coi pick up della Nascar.
C'è tutto Kimi in questa affermazione, anche nella gestione del dopo gara; vince un GP dopo 5 anni e sembra che abbia fatto la cosa più normale e più ovvia del mondo; grandissimo Iceman.

Secondo posto per Verstappen, partito diciottesimo che quando non fa Versbatten, dimostra di poter essere un vero fenomeno.
Devastante, con una gara senza una sbavatura, sia nella guida sia nella gestione di gara; se riesce a limitare certe caratteristiche potrà affermarsi come uno dei piloti migliori, in altre giornate, "toglie le mazzate dalle mani, non è il caso del Texas.

Lewis Hamilton conclude il podio, ma alla sua gara mancano velocità e coraggio,  perdendo contro Raikkonen, ma anche con Verstappen  che non concede il sorpasso che avrebbe sancito il suo mondiale.

Sbaglia di nuovo Sebastian Vettel; altro testacoda. 
Non è un momento facile, ma lui, comunque, ci prova, attacca e azzarda, ovviamente incorrendo in qualche errore tipico di chi non è tranquillo.
Ad ogni modo, sono anche esagerate alcune critiche nei confronti di un pilota che comunque ci ha fatto sperare in un mondiale e che ha le palle di riprendersi la gara, arrivare quarto ed impedire all'alieno di vincere già da questo GP il mondiale.

Questo l'ordine d'arrivo completo:

1. Kimi Raikkonen (Ferrari)
2. Max Verstappen (Red Bull)
3. Lewis Hamilton (Mercedes)
4. Sebastian Vettel (Ferrari)
5. Valtteri Bottas (Mercedes)
6. Nico Hulkenberg (Renault)
7. Carlos Sainz JR (Renault)
8. Esteban Ocon (Racing Point Force India)
9. Kevin Magnussen (Haas)
10. Sergio Perez (Racing Point Force India)
11. Brendon Hartley (Toro Rosso)
12. Marcus Ericsson (Alfa Romeo Sauber)
13. Stoffel Vandoorne (McLaren)
14. Pierre Gasly (Toro Rosso)
15. Sergey Sirotkin (Williams)
16. Lance Stroll (Williams)

Rit. Chales Leclerc (Alfa Romeo Sauber), Daniel Ricciardo (Red Bull), Romain Grosjean (Haas), Fernando Alonso (McLaren)


Toto Wolff rimette le bottiglie di champagne in frigo e potrebbe temere a questo punto il mondiale costruttori, ad ogni modo, il tutto è rimandato alle prossime gare.


CLASSIFICA PILOTI F1 2018
1 Lewis Hamilton 346
2 Sebastian Vettel 276
3 Kimi Raikkonen 221
4 Valtteri Bottas 217
5 Max Verstappen 191
6 Daniel Ricciardo 146
7 Nico Hulkenberg 61
8 Kevin Magnussen 55
9 Sergio Perez 54
10 Esteban Ocon 53
11 Fernando Alonso 50
12 Carlos Sainz 45
13 Romain Grosjean 31
14 Pierre Gasly 28
15 Charles Leclerc 21
16 Stoffel Vandoorne 8
17 Lance Stroll 6
18 Marcus Ericsson 6
19 Brendon Hartley 2
20 Sergey Sirotkin 1

CLASSIFICA COSTRUTTORI F1 2018
1 Mercedes 563
2 Ferrari 497
3 Red Bull/Renault 337
4 Renault 106
5 Haas/Ferrari 86
6 McLaren/Renault 58
7 Force India/Mercedes 48
8 Toro Rosso/Honda 30
9 Sauber/Ferrari 27
10 Williams/Mercedes 7





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