Russia 2018 - La seconda giornata dei quarti di finale: Inghilterra e Croazia battono Svezia e Russia

Con Francia e Belgio già qualificate, la seconda giornata dei quarti di finale del Campionato Mondiale di Calcio ha già assunto i suoi contorni "Made in Europe", nonostante manchi all'appello proprio la nazionale Campione del mondo in carica, la Germania.



Uruguay e Brasile, le ultime rappresentanti del continente americano che ambiva al riscatto calcistico, hanno seguito le orme di compagini blasonate come l'Argentina o bellissime sorprese come il Messico.

Anche dal punto di vista individuale, Neymar ha seguito a ruota Messi, in una sfida tra numeri 10 al ribasso.

Dunque, continua in maniera che potremmo definire più "nostrana" Russia 2018, anche se l'assenza di Cristiano Ronaldo balza agli onori delle cronache.

L'Inghilterra si è qualificata per le semifinali dei Mondiali di Russia 2018 battendo la Svezia 2-0 nel quarto di finale giocato a Samara.
La Nazionale Inglese ha dominato, di fatto la partita che ha assunto ben presto il canovaccio che ci si aspettava con gli svedesi arroccati nella propria metà campo in attesa del colpo del ko, cercando di non subire gol.

C'è voluta mezzora di gioco per buttare giù il fortino difensivo della Svezia, ma alla fine nonostante la solidità più volte dimostrata, gli scandinavi hanno dovuto soccombere.

Tutti e due i gol della nazionale dei Tre Leoni, che tornano in una semifinale mondiale dopo 28 anni, sono venuti di testa: al 30' calcio d'angolo battuto dalla sinistra da Young e inzuccata vincente di Maguire; poi al 59' il portiere svedese Olsen  viene battuto per la seconda volta da Dele Alli, su 

cross dalla sinistra di Lingard.

2-2
(dopo i supplementari)

5-6

(dopo i calci di rigore)

La Russia, secondo molti è andata anche oltre le sue possibilità; la Croazia va in semifinale contro l'Inghilterra, eguagliando lo squadrone che fu di Suker, Boban, Prosinecki, ecc. che, esattamente 20 anni in Francia, si giocarono la semifinale di un Mondiale contro i padroni di casa della che poi si laurearono campioni.

Gli eroi di questa Croazia si chiamano Modric, Mandzukic, Perisic, Rakitic, Subasic … che dopo 120' non belli, ma intensi, si ripropongono per quel sogno interrotto 4 lustri fa.

Il primo tempo si gioca su ritmi altissimi, senza esclusione di colpi: la Russia parte fortissima, ma alla lunga la Croazia prende in mano il comando delle operazioni, con i due cervelli del centrocampo Modric e Rakitic.
I padroni di casa, un minuto dopo la mezz'ora di gioco, trovano comunque il gol grazie al bomber Cheryshev, che salta proprio Modric, si porta il pallone sul sinistro e, da circa 22 metri, batte Subasic con un gran tiro che manda il pallone a insaccarsi sotto la traversa.
Passano solo 8' e i croati rimettono a posto le gerarchie del campo: SuperMario Mandzukic penetra dalla sinistra, mette al centro per l'accorrente Kramaric che, di testa, gira alle spalle di Akinfeev.

Si va ai suipplemetari, dopo 11 minuti la Croazia va per la prima volta in vantaggio con un colpo di testa di Vida, che raccoglie un angolo dalla destra di Modric.

La Russia, però, non molla, ma deve aspettare il 10' del secondo tempo supplementare per raccogliere i frutti dei propri sforzi: il pareggio arriva pure di testa; lo sigla Fernandes, raccogliendo una punizione dal limite di Dzagoev.

Ai rigori i croati sono più precisi, Subasic compie subito un miracolo, fermando il tiro dal dischetto di Smolov. 

Akinfeev lo imiterà dopo, ma la differenza la fa l'errore di mira di Fernandes che calcia fuori.

Ivan Rakitic, come era avvenuto contro la Danimarca, regala la vittoria ai suoi ed eguaglia la semifinale conquistata esattamente 20 anni fa.