Boeri a Salvini: "i dati parlano chiaro"; la replica: minacce e ... Marte

Quando la campagna elettorale si gioca a colpi di slogan, facendo leva sulla emotività dell'elettorato, i risultati possono anche arrivare, ma ovviamente si dimostra, qualora ce ne fosse bisogno la totale incompetenza nel rendersi conto in quale mare ci si deve muovere.

Non è un caso il fatto che il leader del Movimento 5 Stelle, spesso si defili dal sovrastimato Salvini e che a questo tocchi continuare a fare la pantomima dell'uomo forte di polso, fino a quando non crolla il castello di idiozie sbugiardato dai fatti e soprattutto dai numeri. 

Accade quindi che, a prescindere dalle politiche sull'immigrazione della Lega,  Il presidente dell'Inps Tito Boeri continui a più riprese  a bacchettare il governo:

"Senza immigrati non si pagano le pensioni!"

Il leader leghista ne ha annunciato in pratica il licenziamento a mezzo stampa, ma in occasione della Relazione annuale dell'istituto di previdenza alla Camera, Boeri è tornato a lanciare l'allarme sul rischio di una stretta all'immigrazione regolare che avrebbe come effetto quella di far aumentare gli irregolari; critica poi anche  l'ipotesi  di cancellare la legge Fornero e la decisione di introdurre di nuovo le causali sui contratti a tempo.

Matteo Salvini ha replicato: 

"Il presidente dell'Inps continua a fare politica, ignorando la voglia di lavorare (e di fare figli) di tantissimi italiani. Dove vive, su Marte?"

Ora premesso che questa stronzata, Mussolini almeno l'avrebbe detta meglio, diciamo che
1) A furia di dire sempre gli italiani, gli italiani, gli italiani, dimostra che degli italiani non gliene frega un cazzo, visto che lo deve sottolineare.
2) fare figli…. vabbè vabbè… qui non commento….
3) Come al solito, a prescindere da chi abbia ragione possiamo notare da una parte, la totale mancanza di argomenti nel replicare e dall'altra un'accurata analisi che non potrò riportare per intero, altrimenti trasformerei questo articolo in un libro… e già ne ho da terminare uno…
4) Se rispondessi, David Bowie vive su Marte, non la capirebbe….

 Insomma la questione è spiegata così: 

"Le previsioni sulla spesa indicano che anche innalzando l'età del ritiro, ipotizzando aumenti del tasso di attività delle donne che oggi tendono ad avere tassi di partecipazione al mercato del lavoro più bassi, incrementi plausibili e non scontati della produttività, per mantenere il rapporto tra chi percepisce una pensione e chi lavora su livelli sostenibili è cruciale il numero di immigrati che lavoreranno nel nostro Paese (…)
eventuali politiche di recupero della bassa natalità italiana o dei tassi di occupazione femminili e maschili potranno correggere gli squilibri demografici nel lungo periodo ma non potranno da sole arginare la riduzione delle classi di popolazione in età lavorativa prevista per il prossimo ventennio (…)

Gli italiani sottostimano la quota di popolazione sopra i 65 anni e sovrastimano quella di immigrati e di persone con meno di 14 anni(…)
La deviazione fra percezione e realtà è molto più accentuata che altrove. Non sono solo pregiudizi. Si tratta di vera e propria disinformazione (…)
Il nostro Paese ha bisogno di aumentare l'immigrazione regolare(…)
tanti i lavori che gli italiani non vogliono più svolgere (…)
Nel lavoro manuale non qualificato ci sono il 36% dei lavoratori stranieri in Italia e l'8% degli italiani(…)

La storia ci insegna che quando si pongono forti restrizioni all'immigrazione regolare, aumenta l'immigrazione clandestina e viceversa: in genere, a fronte di una riduzione del 10% dell'immigrazione regolare, quella illegale aumenta dal 3 al 5% (…)
In presenza di decreti flussi del tutto irrealistici, la domanda di lavoro immigrato si riversa sull'immigrazione irregolare di chi arriva in aereo o in macchina, non coi barconi ma coi visti turistici, e rimane in Italia a visto scaduto (…)

Per ridurre l'immigrazione clandestina il nostro Paese ha bisogno di aumentare quella regolare (…)
la forte domanda di lavoro immigrato in Italia si riversa di fatto sull'immigrazione irregolare degli overstayer, di chi arriva in aereo o in macchina, non coi barconi ma coi visti turistici, e rimane in Italia a visto scaduto, alimentata da decreti flussi del tutto irrealistici.

Negli Stati Uniti il boom degli illegali è cominciato nel '64 quando è stato chiuso il Bracero program (…)
è iniziato a calare quando ha cominciato a essere pienamente messo in atto l'Immigration Reform and Control Act, che ha regolarizzato milioni di lavoratori messicani.
(…)"

L'esposizione è ancora molto lunga, ma credo di aver espresso la differenza tra chi spiega un concetto e chi sbraita senza cognizione di causa.

Tanto è vero che Di Maio non segue Salvini sulla polemica anzi dichiara:

"Con Boeri lavoreremo bene su vitalizi e pensioni d'oro"

Insomma il cyberclown,  ovviamente non quello di Alberto Camerini, ci mancherebbe altro, si schianta con l'aereo di superficialità ed accozzaglia di parole di cui inonda l'opinione pubblica, spacciandosi per l'Agimus, ma non riuscendo neanche a stare dietro ad un concerto di musica neomelodica, il colmo per un leghista, tra le altre cose.

"Uh! Uh! Uh! Uhaaa!"
(Adriano Celentano)