Finta email di Poste Italiane di un bonifico in arrivo.

Un finto messaggio di Poste Italiane che preannuncia un bonifico in arrivo di circa mille euro sta arrivando per email.

Nonostante i più esperti non abbocchino, è utile diffondere la notizia che si tratta dell' ennesimo tentativo di truffa ai danni di Poste Italiane ed ai suoi clienti.

Una specie Pirp che dovrebbe rigenerare un quartiere, ma che poi ne affossa la zona e coloro che ci hanno investito dei soldi, con la differenza che in questo caso si può rimediare armandosi di pazienza e soprattutto aspettando i tempi biblici, nel caso della truffa che prende il nome di phishing, quando la frittata è fatta è praticamente impossibile porvi rimedio.

“Il cammino incomincia e il viaggio è già finito.” (Pier Paolo Pasolini)

Il messaggio comunica al cliente che in arrivo per lui vi è un bonifico di 1.250 euro.

Il messaggio prosegue poi comunicando al cliente che non è possibile procedere con l’accredito in quanto le coordinate bancarie non sono valide o corrette.

Viene quindi richiesto di aggiornare le proprie informazioni in quanto se ciò non sarà fatto, allora si dovrà procedere con lo storno del bonifico e rimandare al mittente la somma. 

Nel finto messaggio si chiede infine di cliccare sul link alla fine del messaggio per aggiornare i dati e poi compilare correttamente tutti i campi.

Ecco, diciamo che bisogna partire da un concetto direi anche abbastanza scontato

“La carne tenera finisce per fare i vermi.” (Petronio)

Non bisognerà assolutamente cliccare su quel link in quanto il rischio non solo è il furto dei propri dati personali ma anche quello di perdere il denaro contenuto sul proprio conto.

Qui non stiamo parlando di una parentopoli, tangentopoli, dei soliti poteri forti contro le classi più deboli, non c'è neanche una mediazione personale di persone che riteniamo attendibili e che invece ci spingono a fare qualcosa di sconveniente, tipo quel poliziotto che consigliò a un pasticciere di pagare il pizzo, per il quale, tra le altre cose, sono stati chiesti 5 anni; qui parliamo di chi accecato da facili guadagni, senza rendersi minimamente conto del perché dovrebbe esserci un accredito sul proprio conto decide deliberatamente di salire…  

“In sella, alla bersagliera!” (Paolo Villaggio)

La questione è sempre quella, quando arrivano delle email sospette bisogna ignorarle e sopratutto non cliccare mai sui link contenuti al loro interno.

Sarà pur vero che… 

“Ciò che non abbiamo osato, abbiamo certamente perduto.” (Oscar Wilde)

… ma non è il caso di schiantarsi clamorosamente senza neanche rendersi conto del perché.

Tutti gli Istituti di Credito non chiedono mai ai loro clienti di reimpostare le credenziali di accesso al proprio account, qualora qualcuno non lo sappia, sarà meglio che stampi nella memoria questa nozione.

Qualora per sbaglio si dovesse cliccare su tali link, l’ignaro utente verrebbe rimandato ad una pagina web realizzata da hacker che somiglierà in tutto e per tutto a quella di Poste Italiane.

In essa verrebbe poi chiesto di inserire le credenziali d’accesso negli appositi campi magari reimpostando la password. 

In questo modo i cyber criminali avrebbero accesso facilmente al conto.

"Usami" è un brano molto bello dei miei concittadini "Offbraw", non facciamone una hit, invertendo completamente il concetto della composizione musicale.

Ed è vero che in quest'epoca contemporaneamente capitalista, ma di crisi, una somma di denaro inaspettata diventa quasi qualcosa si sentimentale per ambire a soddisfare i propri sogni

“May all your dreaming fill the empty sky /possano i tuoi sogni riempire il vuoto nel cielo”
(Let There Be Love – Oasis) 

… ma cadere in trappola in questo modo, non è un bel segnale e comunque ci sono gli strumenti per ovviare a queste facili tentazioni. 

Per ridurre il rischio di email indesiderate un consiglio è quello di creare filtri anti spam grazie ai quali i messaggi indesiderati verranno segnalati immediatamente al provider, ma soprattutto quando qualsiasi messaggio vi sembra sospetto, basta metterlo su un qualsiasi motore di ricerca nei quali sono ripetutamente citati articoli, news che riguardano la truffa specifica.

Spesso ci sono persone che mostrano aria di sufficienza e diffidenza verso raccolta fondi, beneficenza, ecc...

specialmente quando queste iniziative sono particolari, tipo "Noi per loro" Evento Artistico di beneficenza in favore delle popolazioni colpite dal sisma… 

Penso che la diffidenza debba essere rivolta più altrove, come dimostrano le tante persone "fregate" dal phishing, in particolare se recano il nome di Poste Italiane verso il quale quasi tutte le fasce d'età ripongono una certa fiducia.

Si dice che a Napoli ti vendano il tipico mattone, ma anche questo è uno stereotipo, il mattone te lo può vendere chiunque, ma non è detto che tutti abbiamo i requisiti per essere fregati.

Il nostro approccio alla rete è un museo degli orrori?

Si può sempre migliorare con qualche accortezza in più.